MEZZOCIELO

Matteo Bevilacqua – pianoforte
hanno partecipato:
Andrea Lelario – incisore e docente presso l’Accademia delle Belle Arti a Roma
Claudio Tuniz – Scienziatus Emeritus presso il Centro Internazionale di Fisica “Abdus Salam” di Trieste e paleoantropologo
Lorenzo Pizzuti – astrofisico e cosmologo presso Milano Bicocca
Alessandro Passoni – programmatore e software designer
Paolo Tassinari – illustratore e fondatore dello studio Tassinari/Vetta di Trieste

a cura di Fabrizio Arcuri

Il pianista, seduto al suo strumento, interpreta brani della grande letteratura classica, mentre “disegna suonando” grazie agli impulsi cerebrali legati al suo stato emotivo, ai brani che interpreta e al suo rapporto empatico con il pubblico. Il risultato è una tavola grafica legata a quel preciso momento, a quel preciso brano, e a quella preciso stato mentale.
Il pennello che disegna è collegato ai vari elementi neurali che ne determinano colore, spessore, posizione sullo schermo, e non è a commento della musica, costituendo un’occasione per partecipare al flusso empatico del pianista non solo tramite il suono, ma anche attraverso una illustrazione visiva che si genera in funzione dello stato emozionale dello stesso.
“A cosa pensi mentre suoni?” è la domanda motrice della performance, che si basa sull’indagine del cervello del musicista mentre si esibisce.